Manuela Cirilli
Manuela Cirilli è vice capo del gruppo Knowledge Transfer (letteralmente: trasferimento di conoscenza) del CERN di Ginevra; in particolare, coordina le attività di trasferimento di tecnologie dal CERN verso il mondo della medicina e ricerca medica. Manuela è arrivata al trasferimento tecnologico dopo quasi quindici anni come ricercatrice in fisica delle particelle, e cinque anni come comunicatrice scientifica. Ha svolto la sua attività di ricerca principalmente nell’ambito dei rivelatori di particelle, in particolare negli esperimenti NA48 e ATLAS al CERN di Ginevra. Manuela si è laureata in fisica all’Università di Roma “La Sapienza”, poi si è spostata a Pisa dove ha conseguito un dottorato in fisica alla Scuola Normale Superiore; molti anni dopo, ha aggiunto al suo percorso accademico un Master in Giornalismo e Comunicazione Istituzionale della Scienza all’Università di Ferrara.
Catalina Curceanu
Catalina Curceanu e’ nata in Transilvania, vicino al castello di Dracula. E’ ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Laboratori Nazionali di Frascati, dove dirige un gruppo di ricercatori, a lei piace chiamarli “esploratori dell’Universo”, che lavora nel campo della fisica sperimentale nucleare e quantistica, conducendo esperimenti sia in Italia (sull’acceleratore DAFNE e nei laboratori sotterranei del Gran Sasso) che all’estero e coordina vari progetti internazionali. Catalina è membro della Foundational Question Institute americana (FQXi), Cavaliere della Romania con l’ordine “Merito Culturale” e nel 2017 ha ricevuto il premio Emmy Noether della European Physical Society. Ha organizzato decine di conferenze internazionali ed è autore o coautore di più di 400 pubblicazioni scientifiche in riviste internazionali. Svolge un’intensa attività di formazione e divulgazione scientifica. Ha pubblicato il libro: Dai buchi neri all’adroterapia. Un viaggio nella Fisica Moderna (Springer – I Blu) e scrive per vari giornali e riviste italiane e rumene. Ha la passione di spiegare a tutti quanto è bello e affascinante il mondo della scienza.
Erika De Lucia
Dr. Erika De Lucia is an experimental particle physicists with long-term experience in particle detectors, complex particle physics experiments and related data analysis. She has established experience in research groups coordination for detectors R&D and Data Analysis, starting from her PhD in physics at the Sapienza Università di Roma and postdoctoral position within the KLOE international collaboration, and continuing within Belle II (Japan), KLOE-2 (Italy) and RD51 (CERN) international collaborations. She has been KLOE-2 Chief Financial Officer within INFN (2016-19) and is presently KLOE-2 LNF-INFN Group Leader, Convener of Kaon Physics Working Groups and member of both Policy and Analysis Boards. Starting from 2016 she is one of the BESIII experiment (China) referees for INFN National Scientific Committee on high energy physics experiments. She has been also working on application of particle physics detector techniques to medicine, in particular to hadron therapy treatments for cancer diseases and the development of monitoring techniques within INFN RDH project and the Italian Ministry Project INSIDE. Presently contributing to the test of fundamental laws of physics using neutral kaons, also studying their quantum interference, and to cutting edge micro pattern gas detectors of novel concept that could be used both at LHC experiments and for medical imaging and homeland security applications. Always passionate about her work, learning and elaborating new data analysis and detector development techniques, she has been mentoring several students and PhDs teaching them to show up and speak up and give their original contribution to team activities.
Paola Gianotti
Paola Gianotti è dal 2016 la responsabile della divisione ricerca dei LNF.
La sua attività di ricerca è iniziata nel settore della spettroscopia adronica a Torino, dove si è laureta in fisica nel 1988.
Da allora ha lavorato in questo campo in diversi esperimenti al CERN (Ginevra) e più recentemente è stata tra i fondatori del nuovo laboratorio FAIR di Darmstadt (Germania) ricoprendo, all’interno della collaborazione Internazionale PANDA, ruoli di primopiano (vice spokesperson 2003-2013, physics coordinator 2014-2016).
Si è occupata anche di studi di Ipernuclei, sistemi nucleari dotati di “stranezza”, come membro e coordinatore del gruppo LNF dell’esperimento FINUDA. FINUDA è stato uno degli esperimenti portati avanti su DAFNE il collider dei laboratori di Frascati.
Recentemente, ha iniziato a lavorare in un nuovo esperimento dei LNF che ricerca segnali di materia oscura leggera.
Anna Giribono
Anna Giribono è una ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Studia la dinamica di fasci di elettroni ad alta brillanza per sorgenti di radiazione basate sulla tecnologia degli acceleratori lineari. Si è laureata con lode nel 2013 alla Sapienza di Roma, con una tesi svolta presso i laboratori LULI dell’Ecole Polytechnique in Francia sull’interazione laser-materia, e dal 2013 ha iniziato la sua attività di ricerca presso l’INFN con un dottorato di ricerca in Fisica degli Acceleratori. Negli anni ha partecipato alle attività di ricerca dei Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN prendendo parte alle attività sperimentali del progetto SPARC_LAB e alla fase di studio e progettazione di acceleratori di particelle lineari in collaborazione con altri istituti di ricerca, tra cui ENEA e CERN. In particolare, è coinvolta nel progetto di un acceleratore per la sorgente di raggi gamma ELI-NP Gamma Beam System e nel disegno di macchine acceleratrici basate sulle tecnologie di più avanzata concezione per sorgenti di radiazione FEL, come ad esempio EuPRAXIA@SPARC_LAB che prevede l’utilizzo di sorgenti al plasma e strutture acceleranti ad alto gradiente. Dal 2019 lavora nello staff scientifico della Divisione Acceleratori dei LNF con il profilo di ricercatrice.
Silvia Martellotti
Silvia Martellotti si è laureata in fisica con lode alla Sapienza di Roma, ha conseguito un dottorato all’università di Roma Tre analizzando i dati raccolti da un esperimento di alte energie presente allo SLAC National Accelerator Laboratory (Stanford, California). Ha ottenuto due assegni di ricerca presso i Laboratori Nazionali di Frascati per lavorare ad un esperimento per la ricerca di decadimenti rari al CERN di Ginevra. Nel 2019 ha vinto un concorso per ricercatrice presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e attualmente continua la sua attività presso il CERN.
Matteo Martini
Matteo Martini è professore associato di Fisica Sperimentale presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma. La sua attività di ricerca si divide tra i Laboratori di Frascati e il FermiLab di Chicago e si concentra sullo sviluppo dei rivelatori di particelle. È autore di numerose pubblicazioni su riviste internazionali e si occupa da diversi anni di divulgazione della scienza con l’INFN e con l’associazione Frascati Scienza di cui è presidente dal 2019.
Maria Rosaria Masullo
Maria Rosaria Masullo è ricercatrice senior presso l’INFN sezione di Napoli. Lavora nel campo della fisica degli acceleratori, conducendo principalmente attività sperimentale e numerico-simulativa sulla tematica delle instabilità dei fasci accelerati legate all’impedenza di accoppiamento fascio-macchina. Lavora inoltre su soluzioni che vedono l’impiego di materiali e strutture innovative nello stesso ambito. Da alcuni anni, parte della sua attività riguarda il trasferimento tecnologico, e dal 2017 è componente del Comitato Nazionale TT dell’INFN. Dal 2008 è attiva su questioni di genere all’interno di progetti europei sul tema, del Coordinamento napoletano Donne nella Scienza e nell’INFN. Quale presidente del primo Comitato Unico di Garanzia dell’INFN ha promosso il primo programma di gender mentoring nell’ente e in generale in un ente di ricerca italiano. Attualmente coordina con altre colleghe il secondo programma di Mentoring INFN che vede ora anche l’inclusione degli uomini.
Giovanni Mazzitelli
Sono primo ricercatore presso i Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN dove dopo aver esplorato le onde gravitazionali, acceleratori e rivelatori di particelle, recentemente vado in cerca di materia oscura. Alla parola divulgatore, preferisco sostituire “attivista scientifico” il cui obiettivo è osservare e sperimentare come unire ricerca e ricercatori ai giovani e alla società. http://www.linkedin.com/pub/giovanni-mazzitelli/24/8a6/594
Alessia Santucci
Alessia Santucci è una ricercatrice dell’ENEA e dal 2010 lavora presso i laboratori del centro di Frascati. Le sue attività principali sono legate alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie per la fusione termonucleare. Nel suo laboratorio vengono sviluppate e caratterizzate membrane in leghe metalliche per la separazione e il recupero degli isotopi dell’idrogeno. Queste tecnologie a membrana, oltre ad essere tra i principali processi utilizzati nel ciclo del combustibile dei reattori a fusione nucleare, trovano applicazione anche in altri settori legati alla filiera dell’idrogeno rappresentando un esempio di come le tecnologie della fusione possono avere ricadute ed essere utilizzate anche in altri settori. Nello specifico i dispositivi a membrana realizzati nei laboratori di Frascati sono stati utilizzati per la produzione di idrogeno a partire da metano, da alcoli (etanolo e metanolo), da syngas e anche da scarti dell’industria casearia e dalle acque di vegetazione dei frantoi. Alessia Santucci è laureata in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e ha un dottorato in Materiali per l’Energia presso l’Università di Tor Vergata. Ha trascorso parte del suo dottorato alla University of Florida dove ha avuto modo di approfondire lo studio della scienza dei materiali; ha lavorato anche presso il Karlsuruhe Institute of Technology (Germany) che, in ambito fusionistico, è uno degli istituti di riferimento a livello europeo. Collabora con i principali istituti ricerca sia italiani che europei, è autrice di circa 70 articolo scientifici e due brevetti.