GEN
2017
SEMINARIO DIVULGATIVO
Simone Dell’Agnello (INFN-LNF)
INFN-LNF, Auditorium B. Touschek
16:30
(durata: 1h + domande)
L’inseguimento laser dei satelliti e della Luna (in inglese “Satellite and Lunar Laser Ranging” o SLR/LLR) sono riconosciute come le tecniche più precise e, al tempo stesso, meno costose per realizzare il posizionamento assoluto nel sistema Terra-Luna. I retroriflettori laser portati 40 anni fa sulla superficie lunare dalle missioni Apollo hanno permesso nel tempo di conoscere l’orbita della Luna con la precisione di pochi centimetri, di effettuare molteplici accurati test della Teoria della Relatività Generale di Einstein e importanti misure della struttura interna della Luna. Questo è l’esperimento spaziale costruito dall’uomo più longevo di tutti. Nel 1976 la NASA lanciò il satellite LAGEOS (LAser GEOdynamics Satellite), una sfera metallica massiccia coperta di retroriflettori laser. Nel 1992 NASA e ASI lanciarono LAGEOS II. Le loro orbite sono usate come “metro” spaziale e per definire (in un certo senso “materializzare”) il centro di massa della Terra (altrimenti inaccessibile direttamente). Le missioni Apollo e i due satelliti LAGEOS sono due pietre miliari della fisica fondamentale del sistema Terra-Luna e della geodesia spaziale. Sono anche tra le prime e le più feconde applicazioni scientifiche e tecnologiche del laser, inventato agli inizi degli anni 60. L’acquisizione e l’analisi dei loro dati, che sono gratuiti, continua a ritmo incessante da parte della rete di stazioni di Terra dello ILRS (“International Laser Ranging Service”). Le due frontiere di questo campo della ricerca spaziale sono l’installazione di retroriflettori laser di seconda generazione sulla superficie della Luna con missioni robotiche e a bordo delle moderne costellazioni navigazione satellitare, come Galileo, il GNSS (Global Navigation Satellite System) dell’Europa. In questi due ambiti è attivo e all’avanguardia il laboratorio di test spaziale SCF_Lab dei LNF, il cui contributo originale alla disciplina dell’inseguimento laser è stata la realizzazione di due apparati sperimentali unici al mondo (SCF e SCF-G) e di una nuova procedura di test spaziale dei retroriflettori laser (SCF-Test). I LNF stanno anche sviluppando nuovi retroriflettori lunari in collaborazione con l’Università del Maryland a College Park (USA), l’istituzione che fu responsabile dei retroriflettori delle missioni Apollo. I nuovi riflettori targati Maryland/Frascati avranno prestazioni migliori fino a un fattore 100 rispetto a quelli Apollo e a quelli installati sui rover Russi Lunokhod.
SIMONE DELL’AGNELLO
Simone Dell’Agnello è Dirigente Tecnologo dei Laboratori Nazionali di Frascati (LNF) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Ha lavorato nella fisica sperimentale delle particelle elementari per circa 20 anni presso il laboratorio americano FERMILAB all’esperimento CDF e CDF2 e presso i LNF all’esperimento KKLOE. Nel 1995 ha ricevuto dalla Società Italiana di Fisica un premio per la Tesi di Dottorato di Ricerca in Fisica sulla scoperta della particella elementare “Top Quark” con l’esperimento CDF. Quest’ultimo ha dato contributi importanti alla comprensione dei principi primi della natura, nel campo delle particelle elementari e delle forze fondamentali. KLOE è probabilmente il più grande e complesso esperimento di fisica mai costruito e funzionante in Italia. Nel tempo ha lavorato a tutti gli aspetti della vita dei due esperimenti: disegno, costruzione, presa e analisi dei dati, pubblicazione e divulgazione dei risultati scientifici e management. Dal 2004 ha aperto presso i LNF una nuova linea di ricerca in fisica sperimentale della gravitazione nello spazio basata sulle tecniche dell’inseguimento laser dei satelliti e della Luna (esperimenti ETRUSCO e MoonLIGHT dell’INFN). Il suo contributo originale a queste discipline è stata la costruzione di un nuovo apparato sperimentale e una nuova procedura di qualifica spaziale dei retroriflettori laser usati per il posizionamento di precisione. Il suo gruppo ha partecipato a progetti di R&D approvati dalla NASA (come Co-Responsabile) e dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Dal 2011 è Coordinatore delle attività di ricerca e sviluppo di INFN-LNF. Dal 2014 è Responsabile della Partnership di Affiliazione tra INFN e il NASA-SSERVI (Solar System Exploration Research Virtual Institute). Dal 2014 è stato nominato Membro del Consiglio Tecnico-Scientifico dell’ASI.